Questo spettacolo è frutto dei suoi primi due anni di stand up comedy e parla di una donna, tanto donna, una donna che non ha paura di raccontarsi con ironia, facendovi ridere ma anche estroflettere.
Una donna che vuole raccontare cosa vuol dire essere una donna in transizione, prima che lo faccia un uomo cisgender al posto suo.
Una donna che vuole raccontare cosa vuol dire essere una donna in transizione, prima che lo faccia un uomo cisgender al posto suo.
Si racconta una maniera assolutamente provocatoria esplicita, queer, e senza troppi giri di parole o di giustificazioni. Uno spettacolo che ha l’intento consapevole di mettere in crisi ogni certezza, distruggere ogni stereotipo, e che però sia anche informativo ed educativo.
Ma questo spettacolo parla soprattutto di Simonetta.
Lei è stata chiamata in tanti modi: scorretta, aggressiva, comica del sonno, Wladimir Luxuria, Nicoletta, Simona, Positano, we a fantastica, a bella de giorno, e “Siamo recupero crediti, lei ci deve ancora 15mila euro”!
Per tutti è una donna con le palle, ma lei si sente solamente Simonetta.”
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